Giorno della Memoria : per ricordare cosa ?
Non lo so, ogni anno il Giorno della Memoria mi sembra che si svuoti del suo significato originale, perché evidentemente la gente fa fatica a ricordare.
A ricordare qualsiasi cosa.
Giorno della Memoria : per cosa?
Ovviamente è il giorno delle pubblicazioni sui social, giorno in cui tutti si ricordano che circa ottant’anni fa sono avvenute delle persecuzioni verso delle minoranze.
Per sentirci parte della massa, pubblichiamo un ricordo dell’epoca nazista così ci siamo lavati la coscienza e possiamo continuare la nostra vita.
Ma “Giorno della Memoria”, secondo me, significa ricordare in generale.
Non solo ricordare un passato, ma anche ricordare il significato di certi concetti e di certe parole.
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Ricordare il significato delle parole
Oggi, nel 2022, siamo nell’era Covid, un’epoca disseminata di slogan, fatti, opinioni, fazioni, lotte e chi più ne ha più ne metta.
Una certa frangia della popolazione parla di “dittatura”, quando ci si riferisce alla mala-gestione della situazione sanitaria.
Un’altra frangia, contrapposta alla prima, deride beffardamente chi parla di dittatura, additando queste persone come povere sceme ignoranti, strombazzatori di slogan ecc.
Veniamo, quindi, al significato della parola dittatura.
Secondo il vocabolario Treccani, definizione numero 2 : “Regime politico caratterizzato dalla concentrazione di tutto il potere in un solo organo, monocratico o collegiale, che l’esercita senza alcun controllo“.
Definizione numero 3, in senso figurativo : “Dominio, di fatto e incontrastato, di una persona, di un ente, di una categoria, ecc.“.
Possiamo affermare che in questo periodo siamo sottoposti a dittatura? Sì.
La situazione in cui viviamo risponde ad entrambe le definizioni.
Siamo sottoposti al dominio di un pensiero che non ammette contraddittorio ; chi osa contrapporsi, viene punito (ban dalla rete internet, prigione, ricatti, censura, intimidazioni ecc.) e nessuno controlla che ci sia una parità di opinioni.
Il dibattito è azzerato, c’è solo una verità.
Ricordare le parole
Verità.
Primo Levi, nell’Appendice del suo libro “Se Questo è un Uomo”, scrive :
“In uno Stato autoritario la Verità è una sola, proclamata dall’alto; i giornali sono tutti uguali, tutti ripetono questa stessa unica verità; così pure le radiotrasmittenti.